Il 13 ottobre, dopo la presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2024 al Festival dello Sport di Trento, il palcoscenico se l’è preso il trio della Squalo TV, che dal Castello di Trento ha commentato a caldo il nuovo percorso della Corsa Rosa. Lo stile è stato lo stesso che siamo abituati a vedere su Twitch con Lello Ferrara, Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo, ovvero ironico e irriverente, ma anche serio quando c’è da analizzare il percorso e le tappe.
Come di consueto Lello ha rotto il ghiaccio, non guardando in faccia nessuno e scherzando con chiunque gli capitasse a tiro, mentre Nibali e Pozzovivo si sono dimostrati ottimi moderatori, lanciando diversi argomenti degni di nota. In rappresentanza del Giro d’Italia, non poteva mancare Paolo Bellino, direttore generale di RCS Sport, che ha spiegato la filosofia alla base del tracciato dell’edizione 107 della Corsa Rosa. “C’è stato un grande sforzo di modernizzazione da parte di Vegni, meno chilometri, meno dislivello, ma più spettacolo – ha detto Bellino -. Eravamo tutti concordi nel non mettere una cronometro come prima tappa, io ho insistito per mettere qualche tratto di strada bianca, e poi Roma, pur complicata dal punto di vista logistico, è la cartolina ideale per terminare il Giro, anche in ottica internazionale. Poi, ovviamente, ci vuole una buona dose di fortuna perché tutto riesca perfettamente. L’anno scorso non lo siamo stati con 16 giorni di pioggia su 21. La mancanza delle Isole? Quando si parte dal Nord è complicato arrivare così giù, perché bisogna pensare anche ai lunghi trasferimenti e al benessere degli atleti. Nel complesso, poi, credo che alla fine ci sarà sempre qualcuno di scontento. Dobbiamo accettarlo”.
Sulla strada, però, dovranno andarci i corridori, che sono stati interpellati da Lello e compagni. Il primo ad intervenire è stato il campione italiano Simone Velasco: “Il Giro è una corsa che mi appassiona da quando mi sono avvicinato al ciclismo, ho già messo gli occhi sulla prima tappa di Torino, sarebbe un sogno conquistare la Maglia Rosa – ha detto -. Anche la frazione con lo sterrato mi piace molto, sono curioso di vedere che tappa verrà fuori”. L’ex campione italiano Filippo Zana, invece, sogna di ripetere quanto fatto quest’anno a Val di Zoldo: “Si partirà subito forte, credo che alla fine, pur con meno dislivello, verrà fuori più duro dell’anno scorso, proprio perché tutti correranno maggiormente alla garibaldina. Non so ancora quali siano i miei programmi, ma spero di esserci”. Antonio Tiberi, classe 2001, ha nel mirino l’esordio al Giro: “Dopo aver corso due volte la Vuelta ho capito di poter lottare anche contro corridori d’alto profilo e il Giro rappresenta il sogno di ogni bambino – ha ammesso il laziale -. I 60 km a cronometro, poi, mi ispirano molto perché è una disciplina che ho sempre apprezzato”.
Non solo corridori, però, perché la Squalo TV è un agglomerato di volti diversi del ciclismo. C’era anche Ivan Basso, vincitore del Giro nel 2006 e 2010, e ora team manager della Eolo-Kometa, che punta a partecipare nuovamente alla corsa: “Non ragiono più come quando ero corridore, devo pensare con la testa di chi raggruppa 56 persone– spiega il manager varesino -. Io penso innanzitutto a far bene per poterci guadagnare l’invito, poi a onorare l’invito, come fatto l’anno scorso. Abbiamo vinto una tappa e siamo andati in fuga 11 volte su 21. Credo sia l’unico modo per onorare la corsa”. E parlando di manager, è intervenuto anche un decano dell’ammiraglia, Giuseppe Martinelli, che ha guidato diversi atleti alla conquista del Giro, non ultimo proprio lo Squalo Nibali. ‘Martino’ ha rivolto un invito esplicito: “Uno che dovrebbe venire a questo Giro è Tadej Pogačar, per poi fare anche il Tour de France. Questo tipo di percorso potrebbe permettergli di vincere senza troppi problemi, tenendo energie per poi dare l’assalto anche al Tour. Ha il pregio di riuscire ad arrivare sempre al 100% all’inizio di un Grande Giro e questo potrebbe aiutarlo nel provare a chiudere subito il discorso Maglia Rosa”. Al che Nibali gli ha fatto subito eco: “Tadej, vieni al Giro! Sarebbe bello per tutto il movimento del ciclismo”.
Lato Federazione Ciclistica Italiana sono intervenuti anche il Presidente Cordiano Dagnoni e il CT della Nazionale, Daniele Bennati, concordi nel definire interessante e moderno il nuovo percorso. “So che nel mio ruolo non dovrei lasciarmi andare a commenti tecnici, ma credo che questo sia davvero un bel Giro” ha detto Dagnoni. “Per i velocisti come lo ero io non ci sono molte chances, ma ciò non toglie che sarà un Giro spettacolare, dal primo all’ultimo giorno” ha aggiunto il CT Bennati.
Nei minuti iniziali della puntata si è vista anche Letizia Paternoster, che ha ovviamente salutato con entusiasmo il nuovo corso del Giro d’Italia Women: “Non vedo l’ora esca il percorso, così capirò quali tappe potranno essere adatta a me” ha detto la campionessa trentina. “Ancora un mese di pazienza e sveleremo tutto” ha assicurato Bellino.
Emanuele Barra