La sesta frazione, segnata con ben quattro stelle di difficoltà, prevede il primo arrivo in salita, con la corsa che per la quinta volta nella sua storia arriverà in cima all’Etna, dove in tempo meno recenti hanno trionfato Franco Bitossi (1968) e il portoghese Acacio da Silva (1989). Ma negli ultimi anni l’ascesa è stata teatro anche di una memorabile vittoria di Alberto Contador, che proprio dell’arrivo in cima al Rifugio Sapienza (piazzato poco più in su del traguardo di quest’anno, all’osservatorio astronomico) nel 2011 conquistò tappa e maglia lanciandosi verso la vittoria di quell’edizione del Giro (poi revocatogli per lo scandalo doping ed assegnato al compianto Michele Scarponi). Ma la corsa è tornata sull’Etna anche nella scorsa edizione, con la vittoria del polacco Jan Polanc.
La tappa, molto incostante nella prima parte, con un percorso ondulato che potrà essere il trampolino di lancio ideale per una fuga, prosegue senza difficoltà altimetriche rilevanti fino ai meno 14, dove avrà avvio l’ascesa finale. La salita, che procede regolare nei primi 8 chilometri, con pendenze che variano fra il 5 e il 7%, diventa più arcigna ai 6 dai traguardo, con 4 chilometri ad una pendenza media che supera di poco l’8%, dando ai big della classifica generale il giusto spazio per attaccare, spiana negli ultimi due chilometri, in cui la pendenza ruota intorno al 3%. Tappa in cui difficilmente vedremo distacchi importanti, ma sarà la prima occasione per vedere un vero faccia a faccia fra i big della classifica generale e capire chi potrebbe essere davvero in grado di lottare per le posizioni di vertice.
TRAGUARDI VOLANTI
Enna, km28
Piazza Armerina, km60
GPM
Etna km164- 1^cat
Raffaele Digirolamo – Chiara Calligari