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Top Ganna mondiale

Top Ganna mondiale

26 Settembre 2020

ALBERTO DOLFIN
IMOLA
Top Ganna. Così c’è scritto sul retro del casco del missile azzurro che oggi pomeriggio ha sfrecciato nell’autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari per conquistare un’oro che l’Italia non aveva mai vinto nelle cronometro mondiali. Filippo Ganna è il nuovo re iridato, grazie a una prova maiuscola: 35’54” il suo tempo vincente, con una media di 53 km/h, più forte anche delle incredibili raffiche di vento che hanno funestato tutto il percorso e sradicato l’arco d’arrivo mezz’ora dopo la fine della gara.

Spazzati via tutti i rivali, con il belga Wout Van Aert che si è dovuto accontentare dell’argento (a 26”), mentre il bronzo se l’è messo al collo il campione europeo Stefan Kung (3° a 29”). Giù dal podio i compagni di squadra di Ganna nell’Ineos Grenadiers: quarto il britannico Geraint Thomas (a 37”), quinto il campione uscente Rohan Dennis (a 39”). Quattordicesimo l’altro azzurro in gara, Edoardo Affini, giunto a 1’31” dal vincitore. Si tratta della quinta maglia iridata per Ganna dopo le quattro conquistate in pista nell’inseguimento individuale.

«Staccare il telefono per tre giorni è stato importante, per non farmi distrarre da niente – ha raccontato il neo campione -. Ieri sera ho mandato un messaggio a Davide (Cassani; ndr, il ct azzurro) dicendo: “ Domani voglio vincere” e lui mi ha detto che loro erano qui per supportarmi. È arrivato il risultato, un sogno che diventa realtà: essere il primo in Italia ha un gusto particolare e avrà un peso portare questa maglia per tutto il 2021. Sono contento e ora mi rilasso un po’ in avvicinamento al Giro d’Italia».

Proprio nella prima tappa del 3 ottobre, la cronometro di 15 km da Monreale a Palermo, sfoggerà per la prima volta la sua maglia iridata, sperando di vestire un’altra casacca, rosa: «Punterò fortissimo sulla prima tappa, poi dopo mi aspettano tre settimane di supporto per il mio capitano Geraint Thomas. Ne approfitto per ringraziare la mia squadra (la Ineos Grenadiers; ndr) perché negli ultimi anni abbiamo lavorato tanto sui materiali, passando tante giornate in galleria del vento, e i risultati si continuano a vedere».

Sulla stagione prossima, in ottica olimpica risponde: «Ai Giochi di Tokyo il focus resta sul quartetto e la medaglia in pista, per cui sarò al 100% con loro. Se poi con il programma si concilia anche la cronometro su strada, ci penserò». Intanto, in alto i calici per il primo oro di questa rassegna casalinga e domani si sogna ancora con un’altra piemontese, Elisa Longo Borghini, impegnata nella prova su strada femminile

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