La Milano-Sanremo torna nella sua posizione. È tornata a casa, potremmo dire. Dal 1907 decide la carriera di chiunque. È la più attesa, la più corteggiata, ma si concede a fatica. Perché in fondo a 299 chilometri velocissimi, con il mare a fare da compagnia, la storia si annoda e si scioglie, e si complica più volte. Torna a marzo, dopo l’edizione 2020 con il percorso quasi tutto piemontese. La Sanremo ritrova la riviera, i punti fermi sono sempre gli stessi: i tre Capi, la Cipressa e il Poggio. Quest’anno ci sarà anche una piccola deviazione, che porterà sul tracciato della Classicissima il Colle di Giovo.
Sono identici alla tradizione i primi 100 km sino a Basaluzzo (subito dopo Novi Ligure), nelle terre di Costante Girardengo e Fausto Coppi, e gli ultimi 112 km, da Albisola a Sanremo, attraverso Capo Mele, Cervo, Berta, la Cipressa e il Poggio, trampolino finale a 10 km dall’arrivo. Il Passo del Turchino salta per una frana che interrompe la strada appena dopo Ovada, e allora ci sarà una deviazione di 87 km lungo l’asse Acqui Terme-Sassello-Colle di Giovo-Albisola, tra Piemonte e Liguria, quando poi si riprenderà la statale Aurelia per tornare a correre verso la gloria. In tutto la Classicissima misurerà 299 chilometri.
La nuova salita
Nel percorso entra questa dolce salita di Giovo, molto simile al Turchino come caratteristiche: 5,7 km, pendenza media del 2,7% e punte dell’8%. Giovo non è inedito per la Classicissima: è stato superato due volte, nel 2001 e 2002, quando anche in quel caso una frana impedì il transito sul Turchino e gli organizzatori di Rcs Sport introdussero la salita del Bric Berton (che è più impegnativa). In questi due anni, quando si fece la deviazione verso Sassello, si imposero Zabel e Cipollini.
Il Colle di Giovo l’ha proposto anche il Giro d’Italia nella Cuneo-Varazze 2002, vinta dall’olimpionico Lombardi. Dal Colle di Giovo ci sono 15 km di discesa verso Albisola, dove si ritrova la via Aurelia e si procede verso ovest attraverso Savona, Albenga, Alassio. Poi la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si attraversano Imperia e San Lorenzo al Mare per affrontare le due salite inserite negli ultimi decenni: Cipressa (1982) e Poggio di Sanremo (1960).