“Alla Parigi-Rubaix sono partito senza grande pressioni. Mi sono detto: va come deve, e anche ai miei famigliari, che di solito vengono a tifarmi alle gare, ho consigliato di stare a casa, perché comunque mi aspettavo di cadere” dunque partire senza pressioni si potrebbe definire il segreto della Roubaix.
Colbrelli, dialogando con Maurizio Fondriest, Antonino e Ignazio Moser, ha raccontato diversi episodi legati alle competizioni vinte. “Agli europei di Trento è stato un risultato di squadra, siamo riusciti a fare tutto quello che c’eravamo prefissati e io ho messo la ciliegina sulla torta. Ho trovato una giornata super sulle gambe, stavo bene, ma avevo una grande pressione dentro di me, che poi è esplosa alla fine”, ha detto il ciclista.
“Mi è sempre stato insegnato a battere il ferro finché è caldo, e a non sedermi sugli allori. Il primo obiettivo del prossimo anno sarà la classicissima Milano-Sanremo, poi il Giro delle Fiandre e la Parigi-Rubaix”. A dirlo è stato il ciclista Sonny Colbrelli, al Festival dello sport di Trento.
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