Il Ticino, dunque, non avrà la sua fetta di Tour de France. Il Consiglio di Stato tramite una lettera inviata questa settimana ha risposto negativamente al gruppo di promotori che, a febbraio, aveva presentato un progetto al riguardo per ospitare la partenza della Grande Boucle idealmente nel luglio del 2027 o del 2028. Coinvolgendo le località più rappresentative del Cantone. Il motivo del no? Le finanze cantonali, che non permettono o quantomeno sconsigliano un investimento da 5 milioni di franchi nell’arco di cinque anni, cui se ne sarebbero aggiunti altri 2 provenienti da Lugano, Locarno, Bellinzona e Mendrisio-Chiasso. Discorso chiuso, dunque.
Il portavoce della cordata, l’ex ciclista Antonio Ferretti, ha commentato così la decisione: «Il lavoro svolto nei contatti proficui con la direzione del Tour de France, lo studio per la sostenibilità economica da noi presentato a Palazzo delle Orsoline, non sono ovviamente persi» ha detto alla Regione. «Diciamo che li mettiamo in un cassetto tenendoli pronti per quando le cose, ce lo auguriamo, miglioreranno. Crediamo sempre, e ritengo che nessuno potrà smentirci, che organizzare un grand départ in Ticino aprirebbe il nostro cantone verso nuovi contatti internazionali. Le città e regioni europee che nel corso dei decenni si sono impegnate a farlo, hanno accostato all’interesse per il ciclismo la voglia di aprirsi verso il mondo, di sfruttare il Tour de France come eccezionale volano pubblicitario ed economico con ricadute certe e durevoli nel tempo in vari contesti, non solo quello sportivo». Purtroppo, ha aggiunto Ferretti, «questo aspetto non è forse stato adeguatamente considerato dal governo. Ma d’altronde siamo anche capitati nel momento sbagliato, ben contenti però di aver suscitato interesse nelle autorità locali e cantonali cui abbiamo presentato la nostra idea».
Il Tour de France, va da sé, è uno degli eventi sportivi più amati e seguiti dal pubblico (anche televisivo). Secondo le idee dei promotori, il Ticino avrebbe dovuto ospitare un prologo a Lugano, una seconda tappa con partenza da Mendrisio e arrivo a Locarno con Ceneri, Valle di Blenio, ascesa Tenero-Contra e passaggio alla Madonna del Sasso, una terza tappa con partenza da Piazza Grande a Locarno in direzione del Sempione, del Vallese e della Francia.