LE DICHIARAZIONI DEL VINCITORE DELLA MI-TO
D: Quando sei partito per l’attacco decisivo, eri al 100% o hai dovuto tenere d’occhio i corridori dietro di te?
R: No, quando sono scattato sono partito davvero a tutta. Poi, ho capito che dovevo resistere fino al traguardo e mancavano ancora 3 km. Poi mi sono gestito bene fino al traguardo. Questa mattina, la squadra mi ha detto di provarci. Hanno avuto fede in me e mi hanno detto: “Oggi potrebbe essere la giornata buona”.
D: Ti sei sentito sotto pressione quando la squadra ti ha detto che eri il capitano di giornata?
R: Sì, io non sono abituato a essere il capitano. Di solito lavoro per i miei compagni. È diverso partire con una certa pressione sulle spalle, ma sapendo che i miei compagni di squadra stavano bene, non è andata troppo male. Se non fossi andato bene io ,gli altri avrebbero preso il mio posto da leader.
D: Sei un corridore piemontese. C’era un sacco di gente a sostenerti lungo la strada?
R: La prima vittoria è sempre bella ma arrivare qui a Torino e vincere è ancor più bello. Avevo molti amici lungo la strada e, quando ho attaccato, ero proprio accanto a loro e mi sono detto, “Chissà come sono felici!” Ora sono senza dubbio al bus adverse reactions ad aspettarmi.
D: Questa è la prima parte di un trittico. Come vede le due gare a venire?
R: La prima parte di un trittico e abbiamo già vinto la prima! Domani il GranPiemonte non è adattissimo alla caratteristiche della nostra squadra ma domenica al Lombardia, invece, abbiamo Vincenzo che ha dimostrato di essere in ottima forma, come tutta la Squadra
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