Fabio Aru parla alla Gazzetta dello sport della sua olimpiade e della caduta costata la frattura della clavicola a Vincenzo Nibali
“C’è una grandissima stima tra noi, è stato un piacere poterlo aiutare e dare un contributo alla Nazionale. Non abbiamo raccolto quanto meritavamo ma abbiamo dato dimostrazione di compattezza, di unione”. Anche Fabio Aru, arrivato sesto, ha raccontato il suo rammarico per la caduta di Nibali. “In questi dieci giorni – ha detto il 26enne scalatore sardo – abbiamo vissuto come dei fratelli, con la squadra si è creato un rapporto ancora migliore. Abbiamo corso veramente bene, ho attaccato negli ultimi metri della salita per poi fare la discesa a tutta. Ho visto arrivare Vincenzo e via, abbiamo tirato dritto”. Poi, la caduta di Nibali che è probabilmente costata una medaglia al messinese. “Se avrei potuto puntare al podio? Nel finale avevo i crampi – ha svelato l’isolano dell’Astana – e non sono riuscito a fare di meglio. Credo però di aver dato il mio contributo, quando corro per la nazionale ho sempre un grandissimo stimolo”.