Continua la nostra rubrica Pillole da Tour a cura di Paolo Galazzi
4 tappa del Tour de France, partenza da Mondrof ( Lussemburgo) e arrivo a Vittel ( Francia). Percorso piatto con una sola salitella ma lontana dall’arrivo, tappa per ruote veloci . Favoriti d’obbligo Kittel, Demare, Greipel,Kristoff, Bouhanni, Matthews e come sempre il campione del mondo Sagan.
Come da pronostico a Vittel volata e prima vittoria del campione francese Arnaud Demare che ha preceduto , Kristoff, Greipel, e Bouhanni.
Un normale arrivo di una normale tappa? Tutt’altro. In effetti nell’ultimo chilometro è successo di tutto. La volata è stata subito condizionata da una caduta di massa proprio nelle vicinanze del triangolino rosso. Una caduta che ha visto coinvolti gran parte degli uomini di classifica , con Thomas addirittura a terra. Essendo successo negli ultimi 3 km tempo neutralizzato e classifica immutata.
Volata quindi anomala , direi quasi una volata da keirin. Tutti i più forti lì davanti, uno contro uno, niente treno e subito gran scodate per stare a ruota. Tutti con il coltello tra i denti ( sottolineo questo aspetto)
Il fattaccio a 300 metri dall’arrivo. Kritoff parte lungo, e lancia la volata. Tutti sulla parte destra guardando lo striscione d’arrivo. Demare si sposta per lanciarsi. A questo quello che non ti aspetti.
Sagan ha a ruota Cavendish, sono vicini alle transenne. Il britannico tenta un passaggio complicato alla destra del campione del mondo il quale da corridore smaliziato allarga il gomito, a mio avviso non per una spinta ma solo per stringere ancora di più lo spazio tra il suo manubrio e le transenne. In pratica dicendo essendo davanti ” di qui non si passa”
Cavendish avendo scelto di passare all’interno si trova stretto e tocca , forse anche un pò sbilanciato da solo, la gamba di Sagan con il suo manubrio. Volo incredibile con 2 corridori che gli passano sopra. Rottura della spalla e ritiro.
All’arrivo grande confusione, come ultimamente capita agli organizzatori francesi. Sagan prima viene punito con 30″ di penalizzazione e poi addirittura viene squalificato per aver commesso una grossa scorrettezza.
Ognuno ha la sua opinione, io credo che oggi abbiamo visto una volata differente dalle solite, senza una dove tutti erano contro tutti e il gesto di Sagan nonmi è sembrato così grave.
Quello che è certo che dalla 5 tappa quest’anno non ci vedremo più la maglia di campione del mondo in gruppo.
Foto La Presse