Il 2004 è stato il suo anno magico, con 18 vittorie, tra le più prestigiose che un corridore possa desiderare. Giro del Trentino, Giro dell’Appennino, Giro d’Italia e Giro di Lombardia, solo per citarne qualcuno. La sua carriera nel professionismo è iniziata nel 2002 ed è costellata di successi splendenti tra cui, oltre a quelli già citati, vanno aggiunte altre due vittorie al Giro di Lombardia (2007, 2008) e all’Amstel Gold Race (2008). E’ stato il miglior giovane al Tour de France nel 2006 e ha al collo un argento mondiale conquistato a Varese nel 2008.
Stiamo raccontando, molto in breve, la storia di Damiano Cunego, veneto di Cerro Veronese, che è, attualmente, uno dei due corridori italiani vincitori del Giro d’Italia ancora in attività (l’altro è Vincenzo Nibali, ndr) e sicuramente tra i patrimoni del ciclismo nostrano. Il Piccolo Principe, al termine di questa stagione, che sta intraprendendo con la maglia della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini, saluterà il gruppo di colleghi professionisti per appendere la bici al chiodo. Per ringraziare questo straordinario atleta, che ha sempre portato avanti la bandiera del ciclismo pulito e coraggioso, verrà a lui consegnato l’Appennino d’Oro di quest’anno, che sarà l’occasione per omaggiare la sua lunga e splendida carriera. Cunego, che ha sempre dimostrato un grande feeling con il Giro dell’Appennino, vincendo non solo l’edizione 2004 in maglia Saeco, ma anche quella del 2011 con i colori della Lampre ISD.