La corsa rosa riprende dopo la tremenda fatica dello Zoncolan con una tappa dal tipico profilo dolomitico, collocata alla vigilia dell’ultima giornata di riposo. Il Giro arriva per la seconda volta a Sappada, dopo la vittoria di Van Der Valde nel 1987, al termine di una frazione tutt’altro che semplice. Non inganni l’assenza di salite di prima categoria, perché i continui saliscendi e le fatiche del giorno precedente ancora nelle gambe dei corridori, permetteranno anche a questa tappa di lasciare distacchi importanti in classifica.
Saranno quattro i Gran Premi della Montagna: il primo è il Passo della Muraglia, un seconda categoria di 8 km, con pendenze che si mantengono fra il 4 ed il 5%, con il gruppo che scollinerà quando mancheranno 128km dal traguardo. Superata la prima asperità, il gruppo attraverserà il lungo falsopiano che, dopo aver superato i traguardi volanti di Valle di Cadore e Cortina d’Ampezzo, porterà i corridoi verso il secondo GPM, il Passo Tre Croci, un seconda categoria lungo 8 chilometri, con una pendenza media intorno al 7% (ma con punte del 12), che terminerà quando mancheranno 66 chilometri al traguardo. Terza ascesa sarà invece il Passo S.Antonio, che verrà affrontato da un versante inedito, lungo 8,5 km, dei quali il primo e l’ultimo sono quasi pianeggianti, mentre i tratti centrali viaggiano su una pendenza media del 9%, con punte del 15.
Ultimo GPM sarà quello di Costalissioio, lungo 3,7 km (i primi due con pendenze in doppia cifra). Superata questa asperità si riscenderà verso la Valle del Piave, per affrontare gli ultimi chilometri – con pendenze fra il 3 e il 6% – che conducono al traguardo, posto dopo un lungo rettilineo nel centro di Sappada. Tappa segnata con 4 stelle di difficoltà.
Apertura villaggio 8.55
Partenza 12.55
GPM
Passo della Mauria -km48 – 3^cat
Passo tre Croci- km110 – 2^cat
Passo di Sant Antonio – km146 – 2^cat
Costalissoio (Bosco dei Giavi) – km 160 – 2^cat
TRAGUARDI VOLANTI
Cortina km102
Raffaele Digirolamo – Chiara Calligari