9^TAPPA – ARRAS CITADELLE – ROUBAIX – domenica 15 luglio – 156,5 km
Mettetevi comodi, e preparatevi ad un grande spettacolo, perché la nona tappa sarà quella che vedrà il gruppo affrontare il temutissimo pavé.
Un percorso durissimo, con quindici settori da affrontare sulle pietre, per lunghi tratti attraversando il percorso della Parigi-Roubaix, con l’arrivo proprio nella cittadina dove si conclude “l’inferno del nord”.
È una tappa segnata in rosso da molti corridori, consapevoli che su un percorso del genere, si possono lasciare sulla strada più minuti rispetto ad un tappone di montagna.
Negli occhi e nel cuore dei tifosi è ancora vivamente impresso il volto, sporco di fango, di Vincenzo Nibali che, quattro anni fa, volò sulle pietre e lasciò distacchi enormi fra se e gli altri rivali della classifica generale: fu il primo KO agli avversari, fu il giorno in cui il siciliano mise una delle pietre (siano in tema) decisive nel percorso che lo portò in maglia gialla a Parigi.
10^TAPPA – ANNECY – LE GRAND-BORNARD – martedì 17 luglio – 158,8 km
Superato il primo giorno di riposo, arriva il primo tappone alpino. Cinque GPM, tanta salita ed un finale in discesa che ricalca le scelte fatte negli ultimi anni, volte a diversificare i finali di tappa. Dopo un inizio semplice, sul Col de Buffy, un quarta categoria lungo poco più di un chilometro, si comincia a fare sul serio sul Col de La Croix Fry (prima categoria, 11 km al 7%) e sul primo HC di questa edizione, il Plateau de Gilleres, lungo solo 6 chilometri, ma con pendenze sempre in doppia cifra.
Dopo lo scollinamento, posto ai meno 90 dal traguardo, ed un relativamente facile tratto pianeggiante, si torna ad affrontare le asperità, con il terribile duo del Colle de La Romme e del Col de Grand Colombiere.
Entrambi di prima categoria, il primo prevede pendenze costantemente fra il 9 ed il 10%, equamente divise lungo i quasi 9 chilometri di salita, mentre il secondo, seppur mantenendo una pendenza media dell’8,5%, vede gli ultimi cinque chilometri ondeggiare costantemente intorno al 10%. Seppur molto piccolo, il comune di Le Grand-Bornard ha uno storico legame con la corsa gialla, consolidatosi soprattutto negli ultimi anni; è stata, infatti, per tre volte sede di partenza (1995/1999/2007) e per quattro volte ha ospitato l’arrivo di tappa: nel 2004, con la vittoria di Lance Armstrong, nel 2007, vittoria del tedesco Linus Gerderman, nel 2009, con il trionfo di Franck Schleck, ed infine nel 2013, dove ad alzare le braccia al cielo è stato il portoghese Rui Costa.
ALBERTVILLE – LA ROISIERE – martedì 18 luglio – 108,5 km
Altra tappa ricca di salite, questa volta con arrivo in quota. Saranno quattro i GPM, e si comincia con il botto, con due HC: il Montée de Bisanne lungo 12,4 km con una pendenza media dell’8,2% (ma si tocca spesso la doppia cifra), per poi affrontare a stretto giro il Col du Pré, dodicimila metri al 7,7%.
Brevissima discesa ed il gruppo arriverà sul più semplice Cormet de Roseland, seconda categoria decisamente più abbordabile.
Probabile che, quando si arriverà in cima, il gruppo sarà già discretamente scremato, ed il tempo per rientrare è decisamente poco, dato che, dopo una lunga discesa, il gruppo attaccherà subito la salita finale.
Non sarà durissima, ma molto lunga (17 km), ed i tanti chilometri di salita alle spalle si faranno certamente sentire. Doveroso aspettarsi, anche qui, distacchi importanti.
Raffaele Digirolamo