Il giorno del tappone alpino per eccellenza è arrivato, il giorno dell’Alpe d’Huez: 175,5 km con tre salite di HC e una di seconda categoria.
Ed è subito fuga
Subito una fuga con una trentina di corridori, fra gli altri Majka, Barguil, Valverde, Zakarin e Kruijswijk.
Proprio quest’ultimo è stato protagonista di un lungo tratto di una fuga in solitaria restando a lungo anche maglia gialla virtuale.
Per quanto riguarda gli uomini di classifica ricordiamo che in mattinata c’era stato il ritiro di Uran mentre gli altri si sono studiati fino alla base della salita finale con la Movistar che ha mandato in avanscoperta Valverde e la Sky che ha tirato a lungo.
L’ascesa finale
La scalata verso la montagna delle montagne, la montagna dei francesi ma anche quella degli olandesi senza dimenticare la nostra Italia con le imprese di Pantani e Coppi, inizia quando mancano 13500m alla conclusione.
Il battistrada qui ha 4’20” dal gruppo con un team sky sempre compatto a fare l’andatura. Nibali, Bardet, Fulgsang sono soli mentre Quintana ha Landa e anche Dumoulin ha ancora un compagno di squadra quando mancano 12km alla vetta, come già detto solido il team Sky con la maglia gialla, Bernal e Froome. Ai meno 10 il battistrada ha ancora 3’19” di vantaggio ed è ancora maglia gialla virtuale.
Tra i big il primo a prendere l’iniziativa è Vincenzo Nibali che riesce a guadagnare qualche metro su tutti quando per il gruppo maglia gialla mancavano una decina di chilometri. Non riesce a fare il buco ma crea danni, soprattutto a Dumoulin che soffre in fondo al gruppetto, una volta ripreso lo squalo è la volta di Quintana e questa volta a pagarne le conseguenze è Fulgsang. Bernal è però molto determinato e riesce senza forzare la gamba a chiudere il buco.
È poi il momento di Landa seguito da Bardet con quest’ultimo che riesce a staccare lo spagnolo e a fare il vuoto e per la prima volta sembra che Bernal sia in difficoltà così come Quintana che si stacca. Intanto davanti ai meno 6500 Kruijswijk ha ancora 1’40” di vantaggio dal gruppo maglia rosa e 1’20” da Bardet.
Ai meno 5scende per la prima volta sotto il minuto il vantaggio quando Bernal finita e il proprio lavoro ed è Thomas in persona a mettersi a tirare e diminuisce notevolmente il vantaggio di Bardet. Ai meno 4 Froome attacca e Nibali riesce a portarsi sulla sua ruota ma da una prima ricostruzione sembra essere finito a terra travolto da una moto della Gendarmeria francese. Un’azione veramente indecente.
Ai meno 3400 Froome si porta davanti in solitaria per poi mollare e tornare con Dumoulin, Thomas e Bardet, per un attimo i 4 sembrano voler aspettare Nibali ma prima Bardet poi Dumoulin rompono il patto, attacchi inutili che portano in realtà a un rallentamento con Landa che riesce a rientrare.
Sprint lungo, vincere è Thomas davanti dumoulin e Bardet. Nibali si salva e arriva a 13″.
Emanuele Barra