È la corsa a fare grandi i corridori o sono i corridori a fare grande una corsa? Questa è una domanda che il ciclismo si pone da sempre. Di sicuro basta guardare il percorso del Tour de Pologne che scatta sabato da Cracovia (in programma dal 29 luglio al 4 agosto) per scoprire che è disegnato per rendere spettacolare la corsa: finale tutto in salita con due tappe di montagna, un inedito arrivo in saltà già il terzo giorno perfetto per accendere la corsa e poi occasioni per i velocisti e spazio per chi vuole attaccare. Parallelamente se si scorre con lo sguardo l’elenco dei partenti si leggono i nomi di tanti grandi campioni che di sicuro saprannno regalare emozioni anche sulle strade della Polonia. 22 le squadre iscritte, 18 Pro Team più 4 Wild Card, con 7 corridori per squadra per un totale di 154 atleti al via.
Bastano tre nomi su tutti per capire che sarà un grande Tour de Pologne: il campione del mondo Peter Sagan e il polacco Rafal Majka, entrambi già vinitori del Tour de Pologne, rispettivamente nel 2011 e nel 2014. Accanto alla coppia Bora-Hansgrohe mettiamo anche “Lo Squalo” Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), unico corridore in attività ad avere vinto in carriera tutti e tre i grandi giri: Tour, Giro e Vuelta.
Tanti i top riders tra i quali troviamo uomini che possono lottare per le vittorie di tappa ma anche per la classifica finale o comunque che possono essere protagonisti sulle strade del Tour de Pologne e che lo hanno già fatto in passato.Tra questi citiamo: il britannico Adam Yates (Orica-Scott), maglia bianca di miglior giovane al Tour de France 2016; il lussemburghese Bob Jungels, maglia bianca di miglior giovane quest’anno al Giro d’Italia, e l’olandese Niki Terpstra, vincitore della Roubaix 2014 (Quick-Step Floors); il russo Ilnur Zakarin, lo spagnolo Alberto Losada e lo sloveno Simon Spilak (Katusha-Alpecin); l’ameriano Tejay Van Garderen, il belga Ben Hermans, terzo al Tour de Pologne 2015, l’italiano Daniel Oss e lo spagnolo Samuel Sanchez, campione olimpico del 2008 (BMC); l’italiano Davide Formolo (Cannondale –Drapac), quarto lo scorso anno al Tour de Pologne; il belga Bart De Clerq (Lotto-Soudal) secondo nella classifica finale del Tour de Pologne 2015 e vincitore di una tappa; l’italiano Domenico Pozzovivo e il francese Christophe Riblon terzo al Tour de Pologne 2013 (Ag2r); Franco Pellizotti e Giovanni Visconti (Bahrain Merida); il portoghese Alberto Rui Costa campione del mondo del 2013 (UAE Team Emirates); l’italiano Enrico Battaglin (Lotto NL-Jumbo); il belga Wouter Poels e l’italiano Diego Rosa (Team Sky); gli italiani Oscar Gatto e Moreno Moser, vincitore del Tour de Pologne 2012 (Astana). Tutti questi e molti altri.
Oltre a Peter Sagan capace di stupire su ogni tipo di arrivo, per le volate almeno sulla carta i protagonisti più attesi sono l’australiano Caleb Ewan (Orica-Scott) e il suo compagno di sqadra, lo sloveno Luka Mezgec. E poi l’italiano Niccolò Bonifazio già vincitore di una tappa al Tour de Pologne nel 2016, lo spagnolo Josè Joaquim Rojas (Movistar), gli italiani Sacha Modolo e Roberto Ferrari (UAE Team Emirates) con il possibile inserimento nella mischia di altri uomini veloci.
Infine con massimo orgoglio del Tour de Pologne c’è tanta Polonia, a testimoniare la crescita costante del movimento ciclistico nazionale. 16 i corridori polacchi in gara, oltre alla squadra nazionale tra cui spicca il nome di Kamil Zielinski che ha indossato per un giorno la maglia gialla al Tour de Pologne 2015, c’è la formazione Professional-Continetal polacca CCC Sprandi Polkowice che schiera 4 corridori polacchi tra cui Maciej Paterski e Adrian Kurek. 5 i corridori polacchi schierti dai Pro Team: oltre a Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) ci sono Przemyslaw Niemiec (UAE Team Emirates), Michal Golas e Lukasz Wisniowski (Team Sky) e Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal).
“Siamo davvero molto soddisfatti, direi che quest’anno abbiamo uno dei campi partenti più belli delle ultime edizioni con tanti campioni e corridori capaci di essere protagonisti su ogni terreno: in salita, nelle volate e nelle fughe. Questo è un altro segnale importante di quel processo di crescita costante che il Tour de Pologne sta facendo, anno dopo anno, confermandosi non solo la corsa ciclistica più importante di tutto l’est Europa ma anche un appuntamento fondamentale nella parte centrale dell’estate del calendario UCI World Tour” dice il direttore generale del Tour de Pologne Czeslaw Lang.