Ci ha provato fino alla fine, Tom Dumoulin, ha attaccato ben quattro volte sull’ultima salita per provare a sfilare la maglia rosa dalle spalle di un solidissimo Chris Froome. Ha tentato, ma invano, perché il britannico ha dimostrato una condizione più che mai eccellente, rispondendo colpo su colpo agli attacchi del campione olandese e portandosi a casa il terzo Grande Giro consecutivo.
Una tappa iniziata e finita molto presto (in serata previsto il lungo trasferimento verso Roma), con le fatiche del giorno precedente che hanno consigliato al gruppo un ritmo regolare per tutta la prima parte di corsa. Andatura tranquilla che ha concesso alla fuga di giornata, fra cui figuravano, fra gli altri, corridori come Giovanni Visconti, Giulio Ciccone (che ha cullato anche il sogno di vestirsi di azzurro), Matej Mohoric, Mikel Nieve, Felix Großschartner, Gianluca Brambilla, Valerio Conti e Jacopo Mosca, di guadagnare il margine necessario per arrivare al traguardo.
Dopo un gran forcing da parte del Team Astana sul Col Tsecore, primo GPM di giornata (vinto da Ciccone), sul Col Saint-Pantaleon il clamoroso colpo di scena: Thibaut Pinot prende, citando il buon Riccardo Magrini, la cosiddetta ‘’Micciola’’, va in crisi e si stacca dal gruppo; arriverà al traguardo con circa 45 minuti di ritardo, dicendo addio ai sogni di podio. Nel frattempo, il basco Nieve saluta ciò che era rimasto del gruppo dei fuggitivi e va via da solo, vincendo il Gran Premio della Montagna (che spazza definitivamente via le speranze di Ciccone) e lanciandosi verso quella che sarà la sua terza vittoria di tappa al Giro D’Italia.
Nel Gruppo Maglia Rosa la corsa esplode solo sull’ultima salita, prima grazie a Tom Dumoulin, che prova più volte a staccare il diretto concorrente per la vittoria finale, poi per merito degli attacchi di Miguel Angel Lopez e Richard Carapaz, in lotta per conquistare la terza piazza. Il corridore dell’Astana non concede un metro al diretto concorrente, portandosi a casa podio e maglia bianca; altro passo in avanti per un ciclista che si appresta a lottare, nei prossimi anni, per la vittoria nei Grandi Giri.
Domani si chiude una corsa lunghissima e durissima, emozionante e ricca di colpi di scena. Roma sarà la cornice perfetta per salutare i corridori e ridarsi appuntamento al prossimo anno.
Raffaele Digirolamo