Davide Martinelli, classe 1993 del Team Colpack (dal 2016 all’Etix Quick Step) lunedì 21 si è piazzato al 12esimo posto nella gara a Cronometro dedicata agli Under23 del mondiale di Richmond, proprio con il bresciano vogliamo celebrare il ritorno, dopo la pausa estiva delle nostre interviste, presto sarà online una nuova intervista in esclusiva (dopo quella fatta prima del Giro d’Italia) al vincitore della Vuelta di Spagna Fabio Aru. Ma tornando a noi ecco l’intervista a Davide Martinelli che venerdì scenderà in strada anche per la gara in linea!
UN DODICESIMO POSTO AD UN MONDIALE È UN GRANDE RISULTATO, SE LO ASPETTAVA?
Si sono soddisfatto non ho lasciato nulla al caso e ho fatto fatto il massimo sia come avvicinamento sia in corsa
Il risultato è leggermente sotto le aspettative ma mi aspettavo un risultato attorno all’8/10 posizione non ci son andato lontano.
VENERDÌ GARA IN STRADA, SARÀ DIVERSO?
si nella strada dovrò essere bravo a ritagliarmi il mio spazio nella seconda metà della corsa, sarò una specie di jolly, sta a me giocarmi al meglio questa possibilità. Nel finale se non dovesse andare in porto qualche tentativo in cui mi infilerò sarò a disposizione della squadra eseguendo il lavoro di supporto che mi verrà assegnato.
CHE CI DICE DEL PERCORSO?
Il percorso è facile ma insidioso, 180 km per noi under sono tanti e nel finale ci potrebbero essere attacchi a sorpresa non è detto si arrivi in volata.
STA RIUSCENDO A RECUPERARE NEL MODO MIGLIORE?
Il recupero non è un problema anzi oggi ho già svolto un buon allenamento, una crono di 40′ si recupera tranquillamente in 36h, ho a disposizione ancora 2 giorni quindi sarò sicuramente fresco per venerdì.
COM’È L’AMBIENTE IN “CASA ITALIA”?COME SI TROVA CON I COMPAGNI DI NAZIONALE?
La nazionale italiana under23 non è mai stata affiatata come quest’anno abbiamo svolto degli stage in altura con la squadra del mondiale, ci conosciamo benissimo e abbiamo corso spesso insieme, questa scelta del CT di creare un gruppo affiatato pagherà sicuramente.
PERÓ QUESTO PUÒ NON BASTARE…
Nella gestione della corsa, mentre per il risultato non servono solo gambe e affiatamento, serve anche un pochino di fortuna
Dunque non ci resta che augurare a Davide un grosso in bocca al lupo!
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