Piovono medaglie nel carniere azzurro ad Aigle. Dopo l’oro di Letizia Paternoster arrivano quelli di Marta Cavalli, con l’argento di Martina Alzini, nell’inseguimento donne under 23, e di Gloria Scarsi nello scratch donne juniores. Come partenza non c’è male! l’Italia ha già tre ori e un argento e ha ipotecato le finali per l’oro dell’inseguimento a squadre juniores femminile e maschile (le finali sono in programma domani).
Se l’obiettivo, alla vigilia, era quello di superare il già ricco bottino degli Europei dello scorso anno (14 medaglie in totale, con 10 ori), si può dire che abbiamo iniziato con il piede giusto. Gli Europei di Aigle, in rapida sequenza dopo i mondiali juniores della settimana scorsa, confermano che il settore pista dell’Italia è ormai una realtà internazionale; a livello europeo addirittura stella di prima grandezza. La giornata di oggi è stata impreziosita anche da un record crollato: quello di Antonella Belluttinell’inseguimento individuale. Marta Cavallinelle qualificazioni copre la distanza in 3’30″764, una manciata di decimi sotto quello della campionessa olimpica. In finale, contro la compagna di squadra Martini Alzini, ha completato la sua giornata perfetta. “Da un punto di vista qualitativo questi risultati sono molto importanti perchè avere un gruppo di ragazze che corrono sotto i 3’35” mette equilibrio e serenità anche il quartetto – ha detto Dino Salvoldi -. Sono tutte ragazze molto brave, compresa Marta a cui teniamo molto. Sta entrando in una dimensione superiore rispetto alla stagione passata ed è cresciuta moltissimo. Il brutto incidente avvenuto quando era junior e che l’ha vista ferma a osservare le sue compagne correre ora è tutto alle spalle. Ha solo 20 anni e questo è l’inizio di una gran bella storia da raccontare”.
Stesso orgoglio anche per l’argento di Martina: “Sono sempre molto esigente con lei, me ne rendo conto. Ma lo faccio perchè conosco il suo potenziale e lei non è ancora consapevole di questo. Occorreva questa medaglia perchè aiuterà Martina a dare continuità al suo talento.”
Riguardo alla Paternoster, che esplose in tutta la sua straripante forza proprio agli Europei dello scorso anno: “E’ stata spettacolare! Vederla correre in questa specialità è uno spettacolo. Lo dico sempre a Letizia che non dobbiamo mai mollare ed essere consapevoli e sicuri. E’ una specialità che corre sempre e comunque, indipendentemente dal risultato, da protagonista”.
C’è anche il titolo iridato di Gloria Scarsi allo Scratch: “Gloria ha preso quello in cui non ha creduto qualche giorno fa ai mondiali pista dove aveva poca consapevolezza del suo potenziale. Insomma è un bel gruppo Juniores ed U23 e raccogliamo successi in modo trasversale, è un segno evidente che abbiamo qualcosa in più rispetto alle altre Nazioni.”
Bene anche i ragazzi di Marco Villa. Il quartetto dell’inseguimento juniores si è vendicato della mancata medaglia una settimana fa ai Mondiali e ha segnato il miglior tempo nelle qualificazioni, acquisendo il diritto di gareggiare per l’oro. In palio quindi una medaglia pesante per Tommaso Nencini, Davide Boscaro, Diego Bosini e Samuele Manfredi in semifinale contro la Russia. Stessa sorte per le donne, campionesse del mondo in carica e detentrici del record del mondo: Silvia Zanardi, Sofia Collinelli, Giorgia Catarzi e Gloria Scarsi dovranno confermarsi nella prova che le contrappone alla Polonia.
Attilio Viviani e Davide Plebani si sono fermati ai piedi del podio: entrambi quarti, rispettivamente nell’Eliminazione U23 e nell’Inseguimento Individuale U23.
DONNE UNDER 23 INSEGUIMENTO IND.
1 Cavalli Marta (Italia) 3’30”764; 2. Alzini Martina (Italia) 3:34.010; 3. Studenikina Natalia (Russia) 3:34.295; 4. Sussemilch Laura (Germania) 3:37.709; 5. Salauyeva Aksana (Bielorussia) 3:38.013; 6. Roberts Jessica (Gran Bretagna) 3:38.579; 7. Rozynska Nikola (Polonia) 3:38.722; 8. Barker Megan (Gran Bretagna) 3:39.182; 9. Adegeest Loes (Olanda) 3:39.264; 10. Borras Marion (France) 3:39.719
FINALE 1-2: 1. Cavalli Marta (Italia); 2. Alzini Martina (Italia)
FINALE 3-4: 3. Studenikina Natalia (Russia); 4. Sussemilch Laura (Germania)