Il 103/o Giro delle Fiandre di ciclismo si annuncia fra i più incerti degli ultimi anni. E non tanto per una vasta pletora di pretendenti al successo finale, quanto per le condizioni fisiche di alcuni di loro. La durezza del percorso, lungo 270 chilometri, con cinque settori di pavè, 17 muri con pendenze fra il 6,70 per cento (Steenbeekdries) e il 22 per cento (Koppenberg), farà il resto. La partenza da Anversa, l’arrivo a Oudennarde, dopo un’infinità di patimenti e di tormenti sui pedali, in uno scenario da tregenda. Occhi puntati su Alejandro Valverde che, alla non più tenera età di 38 anni e con la maglia iridata addosso, si presenterà al via da esordiente. Sarà interessante vedere come il fuoriclasse murciano reagirà alle sollecitazioni della ‘Corsa dei muri’, la classica per eccellenza della campagna del nord. La sfida ravvicinata sarà fra Greg Van Avermaet, olimpionico su strada a Rio nel 2016, e il tre volte campione del mondo Peter Sagan. Il belga è andato per due volte vicino al successo nel ‘Fiandre’ e, tranne in un’occasione, è riuscito sempre a piazzarsi nei primi sette. Lo slovacco vinse il ‘Fiandre’ tre anni fa e ci riproverà dall’alto da una forma tornata accettabile, come conferma la lunga fuga alla Gand-Wevelgem. Da tenere d’occhio Niki Terpstra, campione uscente, e naturalmente Philippe Gilbert, che l’anno scorso occupò il terzo gradino del podio, ma non solo: questa gara l’ha già vinta. Alexander Kristoff, vincitore della Gand-Wevelgen, Wout Van Aert, Mathieu Van der Poel, Oliver Naesen e John Degenkolb sono outsider di lusso. E gli italiani? Al via saranno in 14, con Matteo Trentin che farà da capofila dall’alto di una forma smagliante. Alle sue spalle il trentino Gianni Moscon scalpita, ma la sua condizione non appare al top, come ha confermato il ritiro durante la Tirreno-Adriatico. Il 24enne della Sky, tuttavia, è sempre stato in prima linea nella Dwars door Vlaanderen di mercoledì, dando qualche piccolo segnale di ripresa. Sonny Colbrelli, Alberto Bettiol, Sacha Modolo o Davide Ballerini, come Jacopo Guarnieri, Daniel Oss, Edoardo Affini, Filippo Ganna, Marco Marcato, Oliviero Troia, Filippo Fortin e Andrea Pasqualon puntano a rompere gli schemi in una corsa che non lascia assolutamente all’improvvisazione.
Foto Sirotti per ciclismooggi