Dopo essere entrato nella storia del ciclismo su pista, Filippo Ganna resta con i piedi per terra. Per lui, il giorno dopo la conquista del terzo oro nell’inseguimento, è uguale agli altri. “Non mi metto certo a fare le capriole”, smorza il ragazzo di Verbania, che avrà pure 22 anni, ma ne dimostra molti di più, in quanto a maturità. Sulla pista di Pruszkow (Polonia) è riuscito ad affiancare gente come i grandi Guido Messina e Leandro Faggin (tre volte campioni mondiali nella disciplina), triplicando i successi di Londra 2016 e Apeldoorn 2018 e sfiorando per due volte il record mondiale.
“Il lavoro paga sempre – dice – e io ho lavorato tanto per cercare la vittoria. Adesso sono tranquillo, per me è tutto come prima del Mondiale: d’ora in avanti penserò a onorare al meglio la maglia del Team Sky sulla strada. Certo, in Polonia, stiamo dimostrando che, se si lavora, i risultati si ottengono”. L’Italia adesso aspetta un Ganna in grado di diventare campione totale, di abbinare cioè i magnifici risultati ottenuti nella pista per poter diventare uno dei migliori interpreti anche su strada. La scelta del Team Sky, infatti, va proprio in questa direzione: uno squadrone come quello britannico non può non aver visto i progressi del piemontese che, un giorno non molto lontano, può davvero diventare un vero protagonista nelle prove a cronometro e nelle gare di un giorno. “Il ‘mio’ team mi ha lasciato carta bianca e per questo devo ringraziarli. Con loro ho lavorato tanto, migliorato certi aspetti e adesso spero nei risultati”, racconta Ganna, all’Ansa. “Non posso negare – aggiunge l’azzurro tre volte iridato – che puntiamo ad arrivare molto competitivi alle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno. A ottobre ci sono gli Europei e già in quella occasione metteremo a punto le strategie per l’appuntamento a cinque cerchi”. Ganna è un ragazzo tranquillo, diviso fra la famiglia, due cani, la fidanzata. “Vivo la vita di un 22enne – ammette -. Non seguo il calcio italiano, ma quello estero. Non faccio nulla di particolare, penso solo ad allenarmi e spero di migliorare sempre”.
Emanuele Barra
Foto Sirotti Per Ciclismo Oggi