Stiliamo le prime considerazioni sulla prima parte del Giro d’Italia. La corsa italiana come sempre ha riservato insidie e tensioni, rendendo imprevedibile la corsa.
Disastrosa per il più attesoChristopher Froome, due cadute che lo hanno condizionato mentalmente e fisicamente, una condizione precaria ed un peso morale per la questione “salbutamolo” che sicuramente non gli ha dato sollievo, dalle sue dichiarazioni ha definito questa prima parte molto sfortunata, ma cosa ci si aspetta da un corridore “schematico” come lui per la seconda parte?
Altro corridore atteso ma naufragato è il nostro Fabio Aru, il sardo con la sua tenacia ha cercato di salvare la pelle in questa prima parte, ma ieri sul Gran Sasso ha perso oltre un minuto, ha dichiarato che è stata una giornata nera e di non aver avuto le gambe per seguire il ritmo dei migliori, adesso con 2’36” di ritardo in classifica generale dovrà inventarsi qualcosa.
Tra i perdenti di questo “primo tempo” abbiamo anche il nostro Davide Formolo che nella tappa dell’Etna una caduta gli ha causato un problema ad una ruota perdendo minuti importanti, ma già ieri sul Gran Sasso abbiamo visto che è in forma e può far bene in questa seconda parte di Giro.
Grande squadra per Miguel Angel Lopez che nonostante la sfortunata caduta continua a credere almeno in una vittoria di tappa, molto marcato in gruppo non riesce ad evadere con i suoi continui scatti, forse anche troppi, pagando spesso nella volata finale, sicuramente continuerà a regalarci spettacolo.
Rivelazione di questo Giro è sicuramente il giovane ecuadoriano Richard Carapaz, con una vittoria di tappa e importanti piazzamenti è chiaramente uno dei più forti e pericolosi in gruppo, la sua forma è in continua crescita come quella del suo compagno Betancur, avendo una difficile crono nella seconda parte dovrà scoprirsi provando a staccare i suoi avversari.
Tra i più pimpanti sull’Etna abbiamo visto George Bennett, che ha risposto bene nei seguenti arrivi in salita perdendo qualcosa sul forcing finale, mantenendo tranquillamente una top10 ,ma può fare di meglio. Nella sua stessa linea d’ombra abbiamo il campione uscente Tom Dumoulin che in questo momento non riesce a dare di più, ma ha la crono totalmente a suo favore dove può recuperare tantissimo.
Tra i più forti abbiamo visto il nostro Domenico Pozzovivo, che sta attraversando un ottima forma ma deve recuperare il salita perché sa di avere una crono difficile, deve crederci di più e attaccare nei punti a suo favore, soprattutto deve affondare il colpo se vuole far male.
Il re degli sprint in salita è proprio Thibaut Pinot, che tra abbuoni e qualche secondo guadagnato nell’ultimo chilometro si trova quarto a 45” da Yates, nella settimana finale a suo favore dovrà attaccare i propri avversari se vuole questo Giro.
Vincitori di questa prima parte sono Simon Yates eEsteban Chaves, rispettivamente primo e secondo della generale, saranno due carte importanti per vincere su tutte le tattiche, inoltre abbiamo visto un ottima squadra a supporto quindi sarà difficile batterli.