No all’aumento della velocità fino a 150 kmh orari in autostrada.
E’ la posizione espressa dalla Fondazione Michele Scarponi, intitolata al campione di morto in un incidente stradale, durante l’audizione alla Camera dei Deputati per le modifiche al nuovo codice della strada. La Fondazione ha depositato le petizioni di cui è promotrice, che puntano tra l’altro a definire una distanza minima di 1,5 metri per il sorpasso dei velocipedi, al posto della “distanza adeguata” ora prevista dalla legge, a definire sanzioni per gli enti per gli enti che non provvedono a realizzare percorsi ciclabili nel caso di strade di nuova realizzazione o manutenzioni straordinarie, e ancora per l’installazione obbligatoria dei dispositivi di limitazione di velocità Isa (Intelligent Speed Adaptation), una campagna quest’ultima veicolata in tutti i Paesi Ue. Parere favorevole dalla Fondazione Scarponi a tutte le misure per la tutela e l’incentivazione della mobilità ciclistica e dell’utenza fragile in generale. Si tratta di limitare la velocità degli autoveicoli nei centri cittadini a 30 chilometri orari, come succede nel resto d’Europa, istituire ai semafori la striscia di arresto avanzata per i ciclisti e consentire di usare le corsie per il TPL agli stessi, consentire il doppio senso ciclabile in alcune strade ad uso condiviso tra pedoni e ciclisti dove la velocità è particolarmente moderata. E’ stata inoltre proposta la possibilità di consentire ai ciclisti di percorrere le strade extraurbane “affiancati in due”, per aumentare la visibilità e la maggior sicurezza degli stessi.
Foto Emanuele Barra