Il grande favorito Remco Evenenpoel, dominatore della categoria nel 2018, conquista dopo il titolo europeo anche l’iride della cronometro juniores onorando il pronostico. Al secondo posto si piazza a sorpresa l’australiano Lucas Plapp a 1’23”, terzo, medaglia di bronzo, il più giovane sul podio, l’azzurro Andrea Piccolo, campione italiano della specialità, junior al primo anno, a 1’37” dal vincitore (Photobicicailotto).
La seconda medaglia per l’Italia ai Mondiali di ciclismo di Innsbruck ha quindi il volto serio e compassato di Andrea Piccolo, 17 anni (il 23 marzo) di Magenta, dove frequenta il quarto anno dell’Istituto professionale. Grazie ad una crono maiuscola è riuscito a salire su un podio che, visti gli atleti (e i Paesi) presenti, si può definire regale. Non ci sono dubbi infatti sul futuro roseo, anche se tutto ancora da scrivere, che attende l’astro nascente del ciclismo mondiale, il belga Remco Evenepoel, vincitore del titolo mondiale con una media che ha sfiorato i 50 km/h. Ma non dobbiamo nutrire dubbi neanche riguardo l’ennesimo prodotto, in prove contro il tempo, del ciclismo australiano, la medaglia d’argento Lucas Plapp, campione australiano e continentale di specialità, che si è dovuto inchinare soltanto al talento del belga e che si divide, come spesso accade, perfettamente tra strada e pista.
Siamo certi che anche Andrea Piccolo potrà in futuro raccogliere altri importanti risultati nella cronometro ed anche nelle prove in linea. La storia recente di quest’anno lo dimostra come anche la sua passione per le cronometro: “Ne ho fatte diverse quest’anno, è un esercizio che mi piace”.