Dal centenario della sua nascita al sessantenario per la sua morte. Sono mesi speciali a Castellania Coppi, il piccolo paesino incastonato sui colli tortonesi che dalla scorsa primavera ha aggiunto il cognome del Campionissimo alla propria nomenclatura.
Dalla gioia dello scorso settembre nell’arrivare in sella a una bicicletta d’epoca in quel piccolo borgo che vive nel nome di Fausto, a cent’anni dal giorno in cui nacque, al triste ricordo di quella fredda mattina d’inverno che tanti ricordano come se fosse ieri, in cui l’Airone chiuse le Ali in una stanza d’ospedale a Tortona e ci lasciò, vittima della malaria contratta durante una battuta di caccia (sua grande passione) in Africa.
Questa mattina, a Castellania Coppi è stata detta messa in suo suffragio, mentre Casa Coppi (chiusa fino a marzo) è stata aperta straordinariamente ieri per tutta la giornata. Al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, alle 16, invece, è stata inaugurata la mostra dedicata all’Alfa Romeo Matta AR52, l’ammiraglia che seguì l’Airone nel suo successo al Tour de France 1952, che si protrarrà fino a fine marzo. Sono soltanto alcune delle tante iniziative per onorare la memoria dell’uomo che ha cambiato il nostro Paese con le sue imprese sportive che hanno unito lo Stivale.
Ciao, Fausto.
Alberto Dolfin