Nel cuore della regione dell’Hijaz, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla deve la sua fama alla sua storia millenaria: crocevia commerciale nell’antichità, questa regione è un vero museo a cielo aperto, con paesaggi che uniscono deserto e paesaggi lunari, oasi e terra fertile (photocredit Pauline Ballet); e nel 2024 questa località darà il nome alla corsa che finora era conosciuta come Saudi Tour, diventandone anche il baricentro agonistico.
La corsa, di classe 1, si disputerà dal 30 gennaio al 3 febbraio, e vivrà proprio in questa regione, patrimonio Unesco, i suoi momenti cruciali.
«L’AlUla Tour si è fatto conoscere in questi ultimi anni, uscendo dalla dimensione locale e diventando una corsa di portata internazionale», ha tenuto a sottolineare Mai Al Helabi, Direttore Generale degli Eventi Sportivi, Ministero dello Sport dell’Arabia Saudita. «Non vediamo l’ora di accogliere i migliori ciclisti di questo sport in uno dei luoghi unici di questo sport. Sarà una cartolina per il nostro Paese e un messaggio per le persone, verso un mondo più sostenibile e uno stile di vita salutare».
I corridori che saranno al via, invece, dovranno faticare parecchio, tra ventagli, temperature roventi e qualche salita impegnativa. Per quanto il percorso non sia stato ancora ufficializzato, gli organizzatori promettono una corsa bilanciata, che darà chance di vittoria sia agli scalatori (sembra verrà riproposto l’arrivo in salita ad Abu Rakah) che ai velocisti.
EB