Il ciclista estremo italiano Omar Di Felice tenterà nuovamente di attraversare l’Antartide in bicicletta.
L’anno scorso aveva iniziato la traversata, ma aveva dovuto rinunciare per problemi famigliari. Il 12 novembre ci proverà di nuovo per un viaggio di 68 giorni.
Il ciclista partirà dalla costa antartica di Hercules Inlet, a sud del continente americano. Viaggerà in solitaria e in completa autonomia, con una bici speciale e una slitta attaccata dietro. Omar punterà alla base al Polo Sud, unico punto in cui potrà rifornirsi. Da lì proseguirà verso la costa opposta, a sud della Nuova Zelanda. Raggiungerà il ghiacciaio Everett, e da lì tornerà al Polo. Lì si imbarcherà su di un aereo per la costa atlantica e poi per il Cile.
In tutto, saranno 1500 km in sella, su ghiacciai interrotti dai crepacci, temperature a 40 gradi sotto zero e tormente di neve. Nessuno finora è arrivato al Polo Sud totalmente in bicicletta. L’unico precedente è di uno spagnolo, che ha usato alternativamente sci e bici.
L’attrezzatura di Omar sarà quasi tutta italiana: bici costruita appositamente dalla veneta Wilier Triestina, borse della Missgrape, sella San Marco, tuta speciale Uyn, trenda e materiale da campeggio Ferrino. Il viaggio potrà essere seguito costantemente sui social dell’atleta.
L’impresa vuole anche sensibilizzare sulla questione del cambiamento climatico, particolarmente grave ai poli. Fra i partner ci sono l’Italian Climate Network e l’agenzia spaziale europea Esa, che in Antartide studia il riscaldamento globale.
Dopo il ritiro dall’Antartide, l’ultracyclist quest’anno non è stato con le mani in mano. Prima un viaggio estremo in Ladakh, sull’Himalaya, poi in estate la vittoria alla Trans America Bike Race: la più lunga e iconica gara di ultracycling, 7000 km negli Stati Uniti dalla costa del Pacifico a quella dell’Atlantico, senza alcun supporto.
Emanuele Barra