Sanremo è Sanremo diceva qualcuno, Sanremo dal punto di vista ciclistico conserva il suo fascino da oltre un secolo, poco importa se si arrivo sul lungomare Calvino, in via Roma o su corso Cavallotti Sanremo è l’incognita delle incognite, è una gara dai mille volti, tutto può succedere…
Sulla carta è una gara per velocisti vero ma è anche vero che con i suoi quasi trecento chilometri (291 quest’anno) spesso è la gara più lunga della stagione e soprattutto è la più imprevedibile, basti guardare il suo albo d’oro, da Girardengo a Binda da Coppi a Bartali ma anche Merckx e Gimondi tutti i grandi del ciclismo hanno alzato almeno una volta le braccia nella città dei fiori, per arrivare i giorni nostri pensiamo a Chiappucci e Zabel a Cipollini, Petacchi e Bettini; insomma è una gara sulla carta per velocisti ma è la gara più imprevedibile della stagione, è la classica monumento che tutti vogliono e che tutti possono permettersi di volere, ma quest’anno?
Non volevo essere banale e non avrei voluto scrivere che il favorito era Peter Sagan ma pensiamo un attimo alle sue caratteristiche, lui ha la testa per essere concentrato per quasi 300km, ha le gambe per tenere sul Turchino per poi controllare sulla Cipressa e provare a fare la gara dura sul Poggio, ma la squadra dovrà essere con lui, se si arrivasse allo sprint potrebbe non essere il più veloce.
Il campione del mondo sa benissimo di essere fra i favoriti e con il suo solito carattere ci scherza sopra: “Quando parto per una gara sono sempre considerato l’uomo da battere, è la mia condizione normale” ha detto il campione del mondo.
Non sottovalutiamo Degenkolb e la sua fame di rivincita dopo lo stop forzato nel 2016 e poi c’è Mark Cavendish che vuole dimostrare qualcosa, ragazzi Cavendish ha ancora qualcosa da dimostrarci?la storia del ciclismo l’ha già scritta.
Per quanto riguarda i nostri azzurri i più nostalgici nelle ultime ore parlano di un Pozzo Pozzato in grande forma, lui fu l’ultimo italiano a vincere la classicissima e poi c’è Sonny Colbrelli che sicuramente ci proverà.
Insomma non importa se sarà Sprint, fuga o attacco nel finale una cosa è certa: Sanremo è Sanremo.
Noi stiamo le emozioni della vigilia ospiti dell’hotel Morandi che ringraziamo.
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