I suoi 42 tornanti hanno scritto la storia del ciclismo. E ieri mattina, quasi tremila persone l’hanno sfidato con tutti i mezzi possibili alla Re Stelvio Mapei 2019: chi a piedi, chi con la bici da corsa, chi in mountain bike e chi con l’e-bike. «Più Stelvio per tutti» era lo slogan della manifestazione griffata Mapei e organizzata dai padroni di casa dell’Unione Sportiva Bormiese.
Podisti e ciclisti hanno affrontato il lungo serpentone di 21 km con 1533 metri di dislivello che dal centro di Bormio li ha portati ai 2758 metri di altezza dove era posto il traguardo. Tanti ristori disseminati per il percorso, con una grande assistenza da parte degli instancabili volontari che hanno nutrito e dato da bere al volo ai partecipanti. Una giornata baciata dal sole che ha fatto apprezzare sia agli italiani sia ai tanti appassionati arrivati da tutto il mondo, una delle salite resa mitica dalle tante edizioni del Giro d’Italia che si sono decise proprio su questa ascesa.
Tra i partecipanti illustri, anche la Nazionale azzurra di short track, che in questi giorni è in ritiro al Palaghiaccio di Bormio, a pochi passi dal campo di calcio su cui si sta allenando il Torino in vista dei preliminari di Europa League. Sugli scudi soprattutto il milanese Tommaso Dotti (1h07’58”63) che, oltre a sfrecciare sul ghiaccio, va forte anche in bici e lo dimostra il suo quarto posto complessivo nella gara vinta dal portacolori dell’Alta Valtellina Bike Riccardo Romani (1h07’06”63 con media 18,780 km/h): uno che conosce questa salita come le sue tasche, come dimostra il quarto trionfo consecutivo nella cronoscalata al gigante che collega Lombardia, Trentino Alto-Adige e Svizzera. Tra le donne, invece, acuto di Giorgia Bandini (Team Passion Faentina) in 1h23’58”13 (media 15,010 km/h).
Tra i partenti anche Nicola Rodigari (1h33’55”63), argento olimpico in staffetta a Salt Lake City 2002 e ora allenatore dell’Italjunior di short track. «Tutti i ragazzi di Bormio e zona che fanno parte della Nazionale junior hanno partecipato al Mapei Day nella categoria cicloturistica perché non hanno ancora l’età per essere iscritti per la gara competitiva, cimentandosi sui tornanti dello Stelvio con la bici che è un ottimo mezzo per allenarsi d’estate anche in vista della stagione invernale sul ghiaccio – ha raccontato il 37enne 5 volte campione europeo -. Della squadra junior erano presenti Elisa Confortola (ambasciatrice italiana a Losanna in occasione dell’assegnazione dei Giochi di Milano Cortina 2026), Viola De Piazza, Anna Spechenhauser e Pietro Castellazzi che, nel confronto con la squadra A non hanno per niente sfigurato, facendo segnare tempi interessanti per la loro età». L’appuntamento, per chi non c’era alla Re Stelvio Mapei, è già fissato per il 2020. Altrimenti, un’altra occasione per godersi lo Stelvio da tutti i suoi versanti senza l’assillo del traffico motoristico è fissata per il 31 agosto 2019 con lo Stelvio Bike Day.
ALBERTO DOLFIN