Perché il leader di corsa al Tour de France indossa una maglia gialla? Chi ha inventato il deragliatore? Cos’è la galleria del vento? Che ruolo ha svolto l’abbigliamento femminile nell’evoluzione della bicicletta?
A queste 3 e ad altre 97 curiosità risponde Storia del cislismo in 100 oggetti, Rizzoli illustrati, che, grazie allo sguardo originale dell’autrice Suze Clemitson, mette in scena la storia del ciclismo da un’angolazione diversa:– una sorta di dietro le quinte focalizzato su memorabilia, curiosità, accessori, aneddoti lontani dai circuiti di gara.
Ogni oggetto è accompagnato da una bella immagine – dai primi prototipi di velocipedi nell’Ottocento al campionissimo Coppi vittorioso al Tour de France del 1949.
La bicicletta è un crogiuolo di storie proprio perché abbraccia le generazioni e si adatta a vari stili di vita: è un mezzo di trasporto, un passatempo molto amato dai bambini, uno degli sport più praticati, da professionisti e dilettanti.
Scoprire come andavano in bicicletta i nostri avi ci insegna parecchio sull’evoluzione di questa disciplina ma anche sulla nostra storia. La diffusione della bicicletta ha accorciato le distanze fra le persone di villaggi e città diverse, ha agevolato l’emancipazione femminile, aiutato a resistere in tempi di guerra – e non solo. L’arte della manutenzione ha sollecitato invenzioni, aguzzato gli ingegni e migliorato le prestazioni dei campioni.
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Suze Clemitson è una giornalista sportiva britannica che scrive sul “Guardian”, oltre ad aver creato il sito Total Women’s Cycling e il blog Cyclingtips. Si batte da sempre contro il doping e per il trattamento paritario di uomini e donne nello sport.
CS – Emanuele Barra