La Anvers-Huy, terza tappa del Tour si preannuncia come primo banco di prova per gli scalatori. Che siano puri oppure no. 159,9 chilometri condizionati dal vento e dai saliscendi. Il “peloton” arriva in Belgio e trova il primo gpm di questa edizione nella Cotè du Bohissau, un quarta categoria al 109° chilometro di corsa. Si resta in quota fino ad arrivare ad Havelange dove ci sarà il traguardo volante. Dopo essere entrati in provincia di Liegi, al centoquarantatresimo chilometro i ciclisti scaleranno la Còtè d’ Ereffe un’altra quarta categoria al 5% di pendenza media . Dopo pochi chilometri altro gpm, altro quarta categoria con la Cotè de Cherave. Un gran premio della Montagna che inizia ad essere importante visto l’8% di pendenza media. Da qui si entrerà nella città di Huy, dove i ciclisti saranno attesi da tantissimi tifosi sul famoso muro, presenza costante nella Freccia Vallone. Proprio in cima al Mur de Huy è locato l’arrivo. Una salita al 9.6% medio con punte al 19%.
E’ difficile fare pronostici. Tanti sono i nomi, uno su tutti però resta Purito Rodriguez.
Dario Baldi
