Risultato finale a sorpresa nella diciannovesima edizione del trofeo Alfredo Binda, disputato oggi da Taino a Cittiglio che ha visto al via 147 atlete in rappresentanza di 25 squadre da tutto il mondo. A vincere è stata l’americana Coryn Rivera battendo allo sprint la cubana Arlenis Sierra (Astana Women’s Team), mentre al terzo posto si è piazzata Cecile Uttrup Ludwig. La gara si è conclusa allo sprint disputato da un gruppo molto numeroso di atlete; mai in passato la corsa era terminata con un numero di atlete così numeroso, trenta racchiuse in un fazzoletto di terreno (Foto Ossola).
Sprint incertissimo, tanto che sulla linea d’arrivo sono state in due ad alzare le braccia al cielo. Felicissima l’americana Rivera, un passato tra calcio e mountain bike; la venticinquenne però non è una sconosciuta nel giro del grande ciclismo; in carriera ha vinto tantissimi titoli nazionali sia in pista che nel ciclocross oltre a numerose corse su strada.
Felicissimo della giornata il presidente del Comitato Organizzatore Mario Minervino: “Tutto è andato a meraviglia con due bellissimi podi finali. Sul percorso e all’arrivo c’era tanta gente; è stata una festa grandiosa per il ciclismo e il territorio. Oggi abbiamo sperimentato tante forme di comunicazione, dalla diretta streaming alla web radio ed abbiamo attivato tanti canali social; la risposta è stata entusiasmante. Ringrazio la RAI che si conferma un partner importantissimo ed alla quale va il mio sentito ringraziamento per tutto quello che fa per supportare il ciclismo femminile e la nostra corsa. Grazie alle istituzioni, a tutti i comuni interessati alla corsa e grazie agli sponsor, preziosi amici di splendide avventure sportive. Un enorme grazie va ai miei collaboratori; infaticabili e insuperabili”.
Elisa Longo Borghini si è confermata leader del Women’s World Tour con 225 punti. Se la classifica del Trofeo Binda per quanto riguarda il podio parla straniero, quella di Coppa dopo tre prove parla italiano, con Elena Cecchini seconda (185 punti). Seguono le olandesi Van Vleuten (170) e Brand (155). Tra le giovani, leader della classifica è Cecilie Uttrup Ludwig.
La Longo Borghini spiega il risultato a sorpresa: “Il livello del ciclismo femminile è in forte crescita ed adesso le squadre riescono a controllare la corsa. Bigla e Sunweb hanno lavorato per le velociste e sono riuscite nel loro intento. Le individualità fanno fatica ad emergere”.
CRONACA – Gruppo compatto per tutta la parte inziale del percorso. L’unica nota da segnalare il passaggio al primo GPM di giornata, vinto da Monika Kiraly (Michela Fanini). La gara si è animata attorno al 50° chilometro con un attacco in salita di Anna Zta Maria Stricker (BCT City Ljubljana) e di Lija Laizane (Aromitalia Vaiano).
A 60 km dal termine, all’inizio dunque del primo dei quattro giri di circuito per Brenta, Casalzuigno, Casale, Cuveglio, Cuvio, Comacchio, Orino, Azzio, Gemonio e Cittiglio, le due fuggitrici vantano 37” di vantaggio sul gruppo. Al km 70 il gruppo torna compatto
Il secondo GPM di giornata è vinto da Asja Paladin (Top Grls Fassa Bortolo), è poi Jessica Allen (Orica Scott) ad allungare sul gruppo. L’azione consente alla battistrada di vincere il terzo GPM-
A 35 chilometri dalla conclusione Jessica Allen vanta un vantaggio di 16 secondi su Sabrina Stultiens e 37 secondi sul gruppo. Poco dopo il gruppo torna compatto. La quiete dura poco; infatti Tiffany Cromwell (Canyon Sram Racing) scatta e guadagna una decina di secondi sul gruppo.
Ancora gruppo compatto prima dello scatto di Maranne Vos (WM3 Pro Cycling Team), Alena Amialiusik (Canyon Sram Racing), Katrin Garfoot (Orica Scott) e Shara Gillow (FDJ Nouvelle Aquitane) a 19 km dalla fine. Le quattro fuggitive vengono riprese poco dopo.
L’ultimo scatto importante è stato operato da sette atlete: Elisa Longo Borghini (Wiggle High 5), Niewiadoma Katarzyna (WM3 Pro Cycling Team), Coryn Rivera (Team Sunweb), Alena Amialiusjk (Canyon Sram Racing), Annemiek Van Vleuter (Orica Scott), Hanna Nillsson (BTC City Ljubljana), Arlenis Sierra (Astana Women’s Team). Una fiammata bloccata poco dopo dal gruppo che si è presentato a ranghi compatti all’arrivo.