“Volevo diventare francese da tempo e avevo fatto domanda all’Uci ma, visto quello che sta succedendo in Ucraina in questo momento, volevo accelerare le cose”, ha detto Sivakov. Il cambio di nazionalità è stato accettato dall’Uci mercoledì, ha spiegato la Ineos.
Sivakov, 24 anni, ha preso posizione la scorsa settimana contro l’invasione russa dell’Ucraina, così come giovedì Aleksandr Vlasov (Bora), l’altro corridore russo nel circuito mondiale. “Sono nato in Italia e mi sono trasferito in Francia quando avevo un anno”, ha spiegato il corridore. “La Francia è il luogo in cui sono cresciuto e ho studiato, dove mi sono innamorato del ciclismo, che mi ha portato alle grandi competizioni. Per me è come a casa. Voglio ringraziare l’Uci e il team Ineos Grenadiers per avermi supportato in questo processo”. “Sarebbe un sogno correre a Parigi ai Giochi olimpici del 2024 per la Francia”, ha concluso Sivakov, che ha vinto il Giro di Polonia 2019 e ha già concluso tra i primi 10 nell generale di un grande giro.
“Come ho detto prima sono totalmente contrario a questa guerra e i miei pensieri sono con il popolo ucraino. Come la maggior parte delle persone nel mondo in questo momento, spero nella pace e in una rapida fine delle sofferenze in Ucraina”.
E. B.