Una Roubaix combattuta fin dalle prime pedalate di gara con un ritmo forsennato, prima fase caratterizzata da una fuga a tre e da numerose cadute, come da tradizione la foresta di Arenberg è stata lo spartiacque con un ulteriore frazionamento del gruppo già spezzettato da un inizio gara ad alta velocità.
Prima di entrare nella foresta Van Avermaet scivola sul settore di pavé numero 19 e resta attardato per una ventina di chilometri.
Attorno ai meno 80 nel settore di pavé numero 17 il grande atteso Tom Boonen si a sorprendere, perde terreno e deve esporsi in prima persona per riportarsi sul gruppetto davanti dove c’erano fra gli altri uno strematoVan Avermaet e John Degenkolb, Peter Sagan approfitta di questo e allunga con un compagno di squadra ai meno 77 e con loro c’è anche il nostro Daniel Oss. Sagan però è stato colpito dalla sfortuna e fora ai meno 72, cerca a di sfruttare il compagno di squadra Bodnar ma perdono le ruote dagli altri due uomini davanti e vengono ripresi dal gruppo dei migliori guidato direttamente da Boonen. Proprio lui nel settore 14 prova a dare un’ulteriore scrematura al gruppo che si riduce sempre più.
Un altro azzurro al contrattacco con Gianni Moscon che con un altro corridore ai meno 55 riesce a guadagnare qualche secondo su tutti e cerca di riportarsi sulla coppia davanti dove c’è Daniel Oss dietro invece Sagan che brava esausto ai meno 46 prova l’ennesimo attacco e riesce a guadagnare qualche secondo su tutti con lui solo Stybar che per ovvie ragioni non tirerà ma nulla da fare anche questa volta il gruppo rientrerà e si riporterà anche sugli altri battistrada con Daniel Oss e Gianni Moscon che continuano a provarci in solitaria quando mancano 36km al traguardo.
Ai 32km Boonen sembra non averne più e lancia Stybar all’inseguimento di Oss, proprio in questo momento Sagan si deve fermare e sostituire la ruota posteriore, la giornata sembra storta per il campione del mondo. Ai meno 27 il favorito sembra essere Van Avermaet che è nel sestetto che insegue Daniel Oss ma è anche l’unico a potersi permettere di stare a ruota e non tirare siccome ha un compagno di squadra davanti, ai meno 24 Oss si rialza e si fa raggiungere dal gruppetto del suo capitano e ora è la Bmc a fare la gara, osa ai -17 finisce la veneziana e davanti rimangono in 5 con 40″ di vantaggio sul gruppetto con Boonen e John Degenkolb, ancora una decina di secondi di ritardo su questo secondo gruppo per Peter Sagan.
Dunque potrebbero essere i 2100m del Carrefour de l’Arbre con le sue 5stellette di difficoltà con Van Avermaet e Stybar che provano ad andarsene e il nostro straordinario Gianni Moscon che prova a restare con loro, da dietro Boonen continua a fare spettacolo e riduce di poco lo svantaggio. Nessuno da dietro riesce più a rientrare dunque sfida a tre tra Langeveld, Van Avermaet e Stybar. L’uomo della Bmc è il primo a entrare nel velodromo ma perdono troppo tempo a studiarsi e rientra un’altra fra questo il nostro Gianni Moscon, a vincere lo Sprint è Van Avermaet davanti a Stybar.
Emanuele Barra – Ciclismo Oggi