Cosa ci fanno Merckx e Gimondi, Moser e Saronni, Nibali e Froome seduti sullo stesso palco con tanti altri campioni di ieri e di oggi?
La risposta è semplice: scrivono la storia del ciclismo e ripercorrono quella che hanno già scritto.
La location è una cittadina piemontese che si chiama Pinerolo, qualcuno la chiama la piccola Torino, una città entrata nel mito del ciclismo con quella che secondo molti è la tappa delle tappe, la Cuneo – Pinerolo. Un mito che iniziò nel 1949 quando il campionissimo Fausto Coppi fece una vera e propria impresa epica. Così, grazie al “magnate” del ciclismo piemontese, l’imprenditore Elvio Chiatellino la serata di ieri, giovedì 24 gennaio, rimmarrà a lungo nella storia. Tanti dicono che è una serata irripetibile ma chi ha a la fortuna di conoscere Elvio, come chi scrive, sa che quest’uomo è in grado di stupire sempre e di dare sempre alle sue serate un tocco di esclusività e un pizzico di “qui si fa la storia”.
Ma andiamo per ordine tutto inizia con un ricevimento ad invito che, in pieno stile Chiattellino, col tempo si è allargato e così facendosi largo nella sala ti capita di vedere Vincenzo Nibali che con il suo fratello Antonio chiacchiera con Gianni Moscon e dietro di loro passa il “Cannibale” Merckx che con un calice di vino in mano va a sedersi vicino a un Froome che mangia in un piatto di plastica accanto al “Re” del team sky Dave Brailsford.
Poco dopo il belga si sposta di qualche metro e si avvicina ad un gruppetto di suoi coetanei, uno di questi con una stampella e così un’altra volta: qui si fa la storia. Raramente è capitato vedere da un lato Merckx e Gimondi e dall’altro Moser e Saronni che scherzando sull’infortunio dello storico rivale dice di essere alla sua destra per sostenerlo.
Poi è il momento della foto di rito: i campioni del mondo tutti assieme, Saronni, Gimondi, Moser, Merckx, Kwiatkowsi e Mario Cipollini, quest’ultimo che si ha dovuto per un attimo sottrarsi dai tifosi, è lui quello forse più conosciuto anche dai non appasionati di ciclismo. In un angolo Paolo Savoldelli parla con amici, nell’altro Claudio Chiappucci pensa ai suoi anni migliori. Seduto in solitaria con il suo addetto stampa c’è poi anche Fabio Aru, chissà se starà pensando di tornare combattivo al Giro, magari proprio qui a Pinerolo. Arriva poi Ivan Basso che saluta gli amici e avversari di sempre. Ad un tratto arriva il piemontese della Sky Diego Rosa, che come me qui è di casa, e nel salutarci arriva la frase che forse tutti si stanno pensando “Qui si fanno sempre le cose in grande perché qui si ama davvero il ciclismo”. Ci sono poi Puccio, Balmamion, Bitossi e tanti, tanti altri…
Poi è il momento di spostarsi in un teatro che è sempre troppo piccolo per accogliere tutti i tifosi, e uno alla volta i grandi di ieri e di oggi hanno ripercorso le tappe principali della loro carriera.
Il primo a parlare non poteva che essere Faustino Coppi nel ricordo del padre.
Insomma, ancora una volta, grazie Chiatellino per tutto questo.
Emanuele Barra