Prima tappa in terra italiana e infondo prima vera tappa del Giro caratterizzata da una fuga da lontano nella prima parte con Cinque uomini in fuga, ancora una volta fra questi Barbin della Bardiani, Mosca della Wilier, Frapporti della Andronmi, Jauregui della AG2r e Belkov della Katusha che hanno avuto un vantaggio massimo di poco superiore ai 3’30”.
Primo Gpm, quello di Pietre Calde, vinto ancora una volta da Barbin che consolida il proprio primato nella classifica dei Gpm così come nel secondo e ultimo gran premio della montagna.
Ai meno 103 dalla conclusione l’Uae si porta davanti aumenta il ritmo e spezza il gruppo per qualche chilometro e poi nulla di pArticolarmente coinvolgente se non le tante forzature fino ai meno 13 quando i fuggitivi vengono ripresi,
ai meno 11 parte Edoardo Zardini e subito dopo Valerio Conti che prova ad andare da solo e per qualche chilometro mantiene un vantaggio che di una trentina di secondi dal gruppo pilotato dai team degli uomini di classifica. Il tentativo dell’uomo dell’Uae viene però neutralizzato ai meno 3, nel rettilineo finale provino ad uscire Battaglin e Pozzovivo ma Wellens è il più veloce, secondo Battaglin poi Yates e Formolo.
il finale frenetico ha creato sicuramente qualche buco tra gli uomini di classifica, seguiranno aggiornamenti, comunque invariata la maglia rossa. Aru dovrebbe aver perso 6″ dalla maglia Rosa e guadagnati 11 su Froome, qualche secondo guadagnato invece per Formolo rispetto alla maglia Rosa.
Presto online le classifiche aggiornate e le dichiarazioni del vincitore.
Emanuele Barra
Foto Muzzi
